Una gemma di cultura
incastonata tra le Alpi.

Illegio – in lingua friulana Diec – è un paese di 340 abitanti, posto a cinque minuti di viaggio da Tolmezzo, salendo la via ricavata di fronte al monte Amariana e superando, dopo l’ultimo tornante, una conca che si apre improvvisamente allo sguardo, cinta all’orizzonte dai monti più alti del Friuli Venezia Giulia.

La strada termina in paese: a Illegio non si arriva di passaggio per altre mete. Fino al 2004 non vi giungevano che i pochi estimatori di una località dove paesaggio, storia, tradizione, arte e fede sono intrecciati magnificamente: da quell’anno, invece, oltre 450.000 persone hanno scoperto un tale scrigno, grazie alle mostre internazionali d’arte he la comunità propone annualmente.

Visitare Illegio significa offrire ristoro all’anima
che vi sperimenta l’incontro tra natura, cultura e fede.

Sopra la piana di Illegio vigila da un’altura la suggestiva Pieve di San Floriano, del IX secolo, sacello di intatta bellezza medievale e rinascimentale, con un altare ligneo del tardo Quattrocento di Domenico Mioni, un altare di pietra dipinta di Carlo da Carona e affreschi del Due, Tre e Seicento.  Il Touf, il rio che scaturisce da una sorgente nel cuore del paese, lambisce sette antichi mulini, in particolare il Mulin dal Flec, che tutt’oggi macina per paesani e visitatori. Ad Illegio gli archi che si aprono nelle facciate delle case introducono a corti e loggiati con molti segni delle tradizioni contadine che il paese tutt’ora custodisce.

Altro elemento di pregio che il paese ha conservato è il patrimonio di canti della tradizione liturgica orale patriarchina, cioè connotata da radici nell’antico rito aquileiese: i vespri solenni, ad esempio, spesso risuonano nella settecentesca chiesa che è nel cuore dell’abitato.

Infine, le leggende tramandate dai vecchi narratori illegiani si sono dimostrate non soltanto insegnamenti maturati nel seno della comunità, ma anche repertori di memorie storiche esatte, tanto da diventare la «mappa» per le campagne di Scavi Archeologici che negli ultimi anni hanno portato alla luce ciò che gli illegiani descrivevano nei loro racconti: le tracce di culti rupestri di età augustea, i resti delle dimore medievali dei castellani de Legio e diverse fortificazioni precedenti al Mille, le vestigia della prima chiesa del luogo, datata alla fine del IV secolo, la più antica testimonianza di una chiesa rurale nell’arco alpino.

Scopri di più sui luoghi di interesse del Paese
per pianificare in anticipo la tua visita.

Pieve di San
Floriano

Il rio
Tôuf

Mulin
dal Flec

Scavi
Archeologici

Ospitalità

La Buteghe
Di Pierute

labuteghedipierute@gmail.com
tel. 0433.41140

Albergo Ristorante

Miramonti

miramonti.illegio2@virgilio.it
tel. 0433.43563

Albergo
Diffuso

tel. 0433.41613 / 331.8028383
www.albergodiffusotolmezzo.it

Cjase in mont

tel. 334.7789019