Cambiare

21 maggio – 22 ottobre 2023

Dal VI secolo a.C. al primo Novecento, duemilacinquecento anni di bellezza in un viaggio affascinante tra le oltre 40 opere – diverse sono inedite e mai visibili al pubblico –, alcune firmate da artisti raffinati e tutti da scoprire, altre dai più grandi maestri della storia dell’arte

Donatello, Canova, Bronzino, due capolavori di Peter Paul Rubens, Gerrit van Honthorst, Giambattista Tiepolo, Eugène Delacroix, Giorgio De Chirico. Lo sguardo si concentra sulla carne, la materia dello spirito:

la carne, cioè, come dimensione fondamentale del nostro essere, quella che ci dà sensibilità, concretezza, identità, collocazione nel tempo e nello spazio, tenerezza, sensualità, misura della cura che abbiamo gli uni per gli altri, fragilità, limiti, attesa della vita completa. La carne non è solamente materia, non è pienamente spirito: è il confine tra i due mondi, il momento del loro contatto e del loro intreccio. In essa si manifesta la vita, è la materia della vita, distinta da quella inerte delle cose e degli oggetti. Può essere il linguaggio dell’amore e può diventare anche quello della violenza e dell’inganno.

La mostra «Carne. La materia dello spirito» è un’avvincente meditazione su questa dimensione fondamentale dell’essere umano, un’indagine sul significato, sul valore, sul destino del corpo e dei sensi. Il sentiero tracciato dalle opere esposte ad Illegio studia l’iconografia che nei secoli ha rivelato come la nostra carne nasconda un mistero, mettendoci in ascolto della mente e del cuore di grandi artisti che hanno imparato cosa significhi la carne viva delle nostre storie personali e facendoci riscoprire alcune delle pagine più belle pagine della nostra civiltà: la mitologia classica, la Sacra Scrittura, la letteratura e il teatro, la storia delle evoluzioni e delle trasformazioni dell’Occidente. Visitare la mostra significa in fondo rileggere anche il diario della nostra vita, fosse pur scritto solamente sui fogli impalpabili della memoria interiore: immergersi nelle sale della Casa delle Esposizioni di Illegio, tra sculture e dipinti, significa ritrovare qualcosa di noi stessi, sfogliando l’anima, come un guardarci allo specchio dopo una vita che ci ha lasciato sul volto e nel sangue esperienze, conquiste, affetti, ferite e aneliti incancellabili.

La carne è il nesso tra i soggetti e il mondo: gli altri oggetti del mondo interagiscono, si scontrano, stabiliscono legami o repulsioni, ma non possono davvero sentirsi, solo la carne ha il privilegio del contatto, del sentire i corpi fisici e dell’essere toccata.

La carne è pure il luogo in cui sento di esserci, scopro me stesso, ricevo i più decisivi messaggi sulla mia stessa vita, attraverso le potenzialità, le imperfezioni, i ritmi e il passare del tempo nel mio corpo. Questa carne che canta e danza, che si eccita e che si deprime, che può e che non può, che ha bisogno di cura e che sa prendersi cura, è testimone della ricchezza intrigante e misteriosa della vita. Tanto che perfino al vertice della fede sta la rivelazione che l’Immenso si è fatto carne. Mai come in questa epoca, che oscilla confusa tra l’idolo della carnalità esasperata e lo spettro di corpi degradati e ignorati e macellati, abbiamo bisogno di ritrovare la grazia della carne, il suo destino a diventare carezza e luce.

La mostra di Illegio racconta questa destinazione.

È il messaggio per un mondo, in cui genio, ricerca, fantasia e coraggio consentono conoscenza, conquiste, liberazioni e piccoli miracoli di umanità, mentre non mancano follie, assurdità, guerre, sragionamenti e superficialità. Una mostra come sempre elegante, con importanti inediti d’arte. Chi visiterà la mostra di Illegio, quest’anno, s’accorge che già dal titolo saprà colpire l’attenzione, ancor prima di conoscerne le opere: «La bellezza della ragione». Con questa mostra d’arte, dal 15 maggio al 16 ottobre 2022 il Friuli Venezia Giulia offrirà motivi di grande stupore ai visitatori che saliranno verso il borgo alpino di Illegio. La mostra «La bellezza della ragione» coinvolgerà la mente ed il cuore a contatto con quaranta capolavori d’arte di provenienza internazionale, che mettono in scena sette secoli di bellezza, dal Trecento al primo Novecento. Il racconto appassionerà per l’alta qualità delle opere, alcune sorprendenti per lo splendore e per essere d’autori tutti da scoprire, altre a firma degli astri più fulgidi nel cielo dell’arte: tra i più importanti, basti ricordare che a Illegio si potranno ammirare opere che vanno dai raffinati fondi oro del Medioevo ai collaboratori di Caravaggio, passando per Jordaens e Luca Giordano, arrivando al romanticismo simbolico di Gustave Moreau o al mondo fiabesco di James Tissot e ad altre struggenti o scenografiche opere dell’Otto e del Novecento. La maggior parte di esse sono opere mai vista prima d’oggi in Italia, alcune totalmente inedite. La bellezza della ragione, dunque. Viviamo un momento della storia nel quale si possono osservare con particolare evidenza – traendone significativi insegnamenti – gli effetti della razionalità umana e dei diversi modi di esercitarla: l’esercizio vivace e geniale, cioè l’ingegno, lo studio, il pensiero critico, il giudizio etico, l’intuizione delle soluzioni alternative dove nessuno vede una strada; ma c’è anche la sopravvalutazione dell’intelletto, o razionalismo, e il suo indebolimento (lo scetticismo), e perfino la patologia del pensiero (il pessimismo, il complottismo, la follia); e infine c’è l’affascinante sguardo sul mistero, con la possibilità di ampliare la mente e gli orizzonti del pensiero fino alla fede o almeno al forse. Da un lato siamo ammirati davanti alle grandiose possibilità dischiuse al genere umano dallo sviluppo delle scienze e della tecnologia; dall’altro siamo confusi quando assistiamo a narrazioni opposte della realtà e a ragionamenti diametralmente opposti sui medesimi fatti; a volte ci rassegniamo alla teorizzazione del pensiero debole o constatiamo con amarezza la povertà di pensiero che affligge vari ambienti della vita personale e collettiva. Proprio perché in questo contesto, tra guerre e pandemie e social impazziti, è particolarmente urgente pensare bene, Illegio volge lo sguardo alla ragione, alla sua bellezza, alle sfide che è chiamata ad affrontare.


La ragione poi non è solo una nostra importante facoltà: è il nostro destino!
Mentre gli altri esseri stanno al mondo, l’uomo vuole appassionatamente conoscere e vuole tenacemente capire perché sta al mondo, se c’è un perché, e cosa ha senso che egli faccia mentre sta al mondo, e come si distingua il vero dal falso. Non è solo una faccenda di fake news: è che pur ammettendo che nessuno ha la verità in tasca, un dignitoso e affidabile percorso per giungere vicini alla verità ci deve pur essere. L’uomo vuole sapere che ragione ha tutto ciò che esiste e se abbia un fine, se i diversi frammenti della realtà siano insomma paragonabili alle parole e alla punteggiatura e alla grammatica di un discorso logico – e quale ne sia il significato –, oppure se tutto è senza un perché di fondo e se noi siamo passioni inutili e domande senza risposte, se insomma si venga al mondo – detto brutalmente – come spazzature in una discarica.

Info Pratiche

ORARI DI VISITA

DOM: ore 9.30-19.30. | Da MAR a SAB: ore 10.00-19.00.
Da agosto aperto anche LUN.

LOCATION MOSTRA

Casa delle Esposizioni – Piazza don G.B.Piemonte – ILLEGIO (UD)

PRENOTAZIONE NECESSARIA

Se c’è disponibilità è possibile anche il giorno stesso.